In questo articolo vedremo se si può essere accusati di guida sotto effetto di sostanze stupefacenti dopo aver assunto marijuana legale light.
Recentemente si è avuto un vero e proprio boom di negozi su strada e on line che vendono fiori di cannabis legale light su tutto il territorio nazionale.
Innanzi tutto, cos’è la cannabis light o canapa legale?
In termini semplicistici e riduttivi, possiamo dire che si tratta di fiori di una varietà di canapa che devono avere una concentrazione di principio attivo THC inferiore allo 0,2 % con tolleranza fino a 0,6 %.
Pertanto se si supera tale soglia di principio attivo, la sostanza verrà considerata stupefacente a tutti gli effetti della legge sugli stupefacenti.
Molti pensano che siccome la cannabis light è legale lo sia anche mettersi alla guida dopo aver assunto canapa legale.
Assolutamente no, la presenza comunque del principio attivo THC, seppure in minima quantità, può con ogni probabilità far risultare positive le analisi per verificare l’eventuale guida sotto effetto di stupefacenti.
Le conseguenze legali in questo caso sono veramente rilevanti.
Sotto il profilo amministrativo, viene sospesa immediatamente la patente dal prefetto in via in via precauzionale.
Sotto il profilo penale, ecco cosa si rischia:
1) L’ ammenda da euro 1.500 a euro 6.000 e l’arresto da sei mesi ad un anno;
2) La sospensione della patente di guida da uno a due anni.
Peraltro se il veicolo appartiene a persona estranea al reato, la durata della sospensione della patente e’ raddoppiata;
3) La confisca del veicolo.
L’Avv. Daniele Mistretta si occupa di procedimenti per guida in stato di ebbrezza e sotto l’effetto di sostanze stupefacenti e reati stradali in genere.
In particolare offre ai propri clienti i seguenti servizi legali:
1) Consulenza orientativa sulle possibilità di difesa;
2) Assistenza legale penale e valutazione della strategia difensiva più opportuna in riferimento al caso specifico;
3) Predisposizione di ricorsi al Giudice di pace avverso la sospensione della patente;
4) Valutazione della possibilità di accedere ai lavori di pubblica utilità.
L’Avvocato Mistretta è in contatto con numerose associazioni presso cui i propri assistiti vengono indirizzati per lo svolgimento dei lavori di pubblica utilità che ove espletabili consentono di ottenere 4 benefici:
A) Il dimezzamento del periodo di sospensione della patente disposto dal giudice;
B) Si evita la confisca dell’autovettura;
C) Si ottiene l’estinzione del reato;
D) Non si paga nessuna sanzione pecuniaria e si evita pure quella detentiva.
Già in questa sede è possibile dare due consigli pratici:
Il primo consiglio:
In ogni procedimento per guida in stato di ebbrezza si deve verificare se la persona sia stata avvisata della facoltà di essere assistita dal proprio difensore al momento dell’accertamento con etilometro o con esame del sangue.
Sussiste difatti l’obbligo di avvisare la persona che si sottopone ad alcoltest o ad esame del sangue della facoltà di essere assistito dal proprio difensore di fiducia.
Se ciò non dovesse avvenire l’accertamento con etilometro è nullo e non può essere utilizzato per provare la colpevolezza in un processo penale.
A stabilirlo è la Cassazione Penale a Sezioni unite con sentenza n. 5396 del 2015