Hai bevuto un pò più del dovuto, sei stato fermato per un controllo per guida in stato di ebbrezza e le forze dell’ordine hanno proceduto al ritiro della patente per alcol ex art 186 cds?
La patente ti serve per lavorare, per ragioni di salute o personali e non puoi farne a meno?
Mi presento, sono l’Avv. Daniele Mistretta, Cassazionista e specializzato in diritto penale e mi occupo di casi di guida in stato di ebbrezza a Roma e in tutta Italia.
La passione per questa materia mi ha portato a scrivere una guida pratica destinata principalmente a chi ha questo problema da risolvere, dal titolo “Difenditi dall’alcoltest: 10 strategie per prevenire e affrontare i casi di guida in stato di ebbrezza“, acquistabile su Amazon (clicca QUI).
Ho preparato, qui sotto, una video lezione dal titolo: “Ritiro della patente per guida in stato di ebbrezza: rimedi e soluzioni all’alcol test“, dove ti illustrerò le possibilità difensive che ci sono in questi casi di ritiro della patente per alcol.
Video lezione sul ritiro della patente per alcol e sui rimedi per riaverla
Come ho già spiegato in altri articoli e nel mio libro “Difenditi dall’alcoltest: 10 strategie per prevenire e affrontare i casi di guida in stato di ebbrezza”, in caso di guida in stato di ebrezza con tasso alcolemico superiore a 0,8 grammi per litro e in caso di rifiuto dell’accertamento con alcoltest, si aprono due procedimenti differenti.
Il primo è amministrativo, per cui gli agenti che sono intervenuti trasmettono la patente al Prefetto che la sospenderà in via provvisoria, generalmente per un periodo di tempo determinato che dipenderà dal tasso alcolemico che è stato accertato. Ovviamente più il tasso alcolemico è alto, maggiore sarà il periodo di sospensione della patente.
In questo caso, il Prefetto ordinerà, inoltre, di sottoporti a delle visite mediche per riottenere dalla Commissione medica locale, l’idoneità alla guida.
Il secondo procedimento è penale e si rischiano delle gravi sanzioni che vanno dall’arresto, all’ammenda, alla revoca o sospensione della patente e la confisca dell’auto.
Lezione video su cosa succede a seguito dell’accertamento della guida in stato di ebbrezza
È possibile recuperare la patente dopo che è stata ritirata a seguito della contestazione del reato di guida in stato di ebbrezza ai sensi dell’art. 186 del codice della strada?
Certo che è possibile, e lo strumento più immediato consiste nel presentare ricorso al Giudice di pace civile entro 30 giorni dalla notifica dell’ordinanza di sospensione della patente.
I tempi di notifica dell’ordinanza prefettizia non sempre sono rapidissimi e i ritardi nella consegna dell’ordinanza si verificano, in molti casi, perchè chi è stato incaricato dalla Prefettura di effettuare la notificazione nel luogo di residenza o di elezione di domicilio impiega troppo tempo.
Mi è capitato, spesso, che gli agenti delegati non avessero letto la Pec inviata dalla Prefettura contenente l’ordinanza da notificare!
Sì, tuttavia bisognerà dimostrare al Giudice di pace civile che il ricorso è fondato e che sussiste un pericolo di un danno grave ed irreparabile qualora dovesse permanere la sospensione della patente.
Il Giudice deciderà su questa richiesta di sospensione dell’ordinanza di sospensione della patente per guida in stato di ebbrezza o sotto stupefacenti generalmente in brevi tempi.
Successivamente, fisserà un’udienza dove potrà decidere definitivamente sul ricorso.
La valutazione delle ragioni per cui è possibile fare ricorso e della convenienza a proporlo deve essere valutata attentamente dal tuo Avvocato di fiducia esperto di questa materia che deve, prima di tutto, elaborare la strategia difensiva più opportuna per il tuo caso specifico come se fosse un vestito tagliato su misura da un abile sarto.
Sì, esistono.
Se si dovesse, , ad esempio, avere un rapido provvedimento di archiviazione perchè il fatto non sussiste o per non aver commesso il fatto, come avvolte può capitare da parte del Giudice penale la patente verrà restituita.
Lo stesso principio vale nel caso in cui si dovesse avere una sentenza di assoluzione sempre da parte del Giudice penale per le stesse ragioni.
Anche in questo caso la patente dovrà essere restituita.
Vi è poi la possibilità di svolgere i lavori di pubblica utilità presso un ente convenzionato presso il Tribunale ai sensi dell’art. 186, comma 9 bis del codice della strada che garantisce il dimezzamento del periodo di sospensione della patente.
Vediamo adesso nel dettaglio le sanzioni amministrative e penali previste in caso di guida in stato di ebbrezza. A tale riguardo, l‘art. 186 del codice della strada prevede delle sanzioni che variano a seconda del tasso alcolemico riscontrato.
Video lezione sulle sanzioni in caso di guida in stato di ebbrezza.
In questo caso, quando viene riscontrato un tasso alcolemico superiore a 0,5 e non superiore a 0,8 grammi per litro (g/l) è prevista la sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 543 a euro 2.170. A seguito dell’accertamento della violazione consegue la sanzione amministrativa accessoria della sospensione della patente di guida da tre a sei mesi.
In tale ipotesi, qualora sia stato accertato un valore corrispondente ad un tasso alcolemico superiore a 0,8 e non superiore a 1,5 grammi per litro (g/l), si viene denunciati ed inizia un procedimento penale. E’ prevista l‘ammenda da euro 800 a euro 3.200 e l’arresto fino a sei mesi. Successivamente all’accertamento del reato si applica la sanzione amministrativa accessoria della sospensione della patente di guida da sei mesi ad un anno.
In tale ipotesi, qualora sia stato accertato un valore corrispondente ad un tasso alcolemico superiore a 0,8 e non superiore a 1,5 grammi per litro (g/l), si viene denunciati ed inizia un procedimento penale. E’ prevista l‘ammenda da euro 800 a euro 3.200 e l’arresto fino a sei mesi. Successivamente all’accertamento del reato si applica la sanzione amministrativa accessoria della sospensione della patente di guida da sei mesi ad un anno.
Se hai un problema di guida in stato di ebbrezza il mio suggerimento è quello di attivarti quanto prima per evitare effetti pregiudizievoli e di affidarti ad un avvocato esperto nella risoluzione di questi casi, in modo da ridurre al minimo il disagio causato dalla violazione dell’art. 186 del codice della strada e non perdere delle chances difensive .
Per prenotare un consulto contatta il 339.2268781.
La scelta migliore di sempre è stata rivolgermi a questo Avvocato per la mia vicenda, ammesso che ci si rivolge ad avvocati per situazioni dove spesso si è molto coinvolti e provati moralmente, Mistretta ha saputo avere il giusto tatto con me anche da questo punto di vista. Dico anche, perché non vorrei mettere in secondo piano la sua elevata professionalità, dove la sicurezza che ha nell’affrontare il suo lavoro al meglio mi è stata trasmessa regalandomi quindi un sospiro di sollievo in una situazione dove è facile essere provati. L’esperienza che ha traspare, così stesso la voglia che ha di lavorare e questo non è scontato, ci sono pochi professionisti e lui è uno dei migliori tra questi, inoltre la capacità umane ed emotive che offre al cliente lo fanno spiccare ulteriormente. Consiglio vivamente a tutti, da un punto di vista professionale e umano, è una scelta delicata scegliere un avvocato, può cambiarvi la vita, io ho fatto la scelta giusta.
Migliore avvocato che abbia mai avuto. Sempre super disponibile e gentilissimo.
Lo consiglio senza esitazioni.
Ho avuto modo di confrontarmi con l’avvocato Mistretta. Una persona molto professionale, disponibile, gentile, altamente preparato e di un umanità unica. Lo consiglio vivamente.
Io e la mia famiglia abbiamo conosciuto l’avvocato Mistretta in un momento caratterizzato da difficoltà e incertezza per il futuro.Fin dal primo incontro l’avvocato Vincenzo Daniele Mistretta sì è rivelato essere un vero professionista sia dal punto di vista legale che umano,ha capito subito la preoccupazione che ci affligeva, ha saputo rassicurarci seppur mettendoci davanti agli imprevisti che si sarebbero potuti verificare,ma poi la sua competenza e la sua tenacia hanno fatto si che il procedimento di chiudesse in tempi brevi e nel migliore dei modi. Ha saputo consigliarci nel migliore dei modi,rispondendo con semplicità e praticità alle nostre innumerevoli domande,non ci ha mai abbandonato tenendoci aggiornati su ogni sviluppo del procedimento. Consigliatissimo a chiunque ne abbia necessità,lo ringrazieremo per tutta la vita!!! Grande Avvocato!!!! grazie
Conosco l’Avvocato Daniele Mistretta da qualche anno ed oltre ad essere un’eccellenza come professionista è un uomo con grandi valori elementi questi che lo distinguono e ne fanno un punto di riferimento nel settore.
Ringrazio l’avv. Mistretta per la disponibilità, cordialità e la super professionalità.
Con gratitudine e stima
Porgo i miei più cordiali saluti
Salve ringrazio l’avvocato Daniele Mistretta per essere stato sempre disponibile e cordiale ha risolto il mio caso di articolo 187 con velocità e professionalità penso il meglio avvocato che potessi scegliere, lo consiglio a chi ha problemi del genere il numero 1 per me.
Dal primo giorno che mi sono rivolto a questo studio legale ho trovato chiarezza e professionalità. Inoltre ho trovato nell’avvocato Mistretta oltre che a una grande dedizione nel suo lavoro, anche un supporto morale. Consigliato
L’Avvocato Mistretta è molto professionale ed efficiente, garantisce un ottimo lavoro per risolvere il problema in tempi rapidi. Inoltre è molto cordiale e disponibile. Consigliato.
Professionalità e preparazione sono due doti che non possono mancare a nessun professionista che si reputi tale.
L’avvocato Mistretta, nella tempestività con la quale mi ha ricontattato, ha saputo mostrare entrambe le doti e aiutarmi a risolvere un problema che si configurava come la classica spina nel fianco.
Caldamente consigliato.
Ringrazio pubblicamente l’ avv. Daniele Mistretta per la sua professionalita’ cortesia e trasparenza e inoltre per la sua parte umana , sempre stato disponibile ogni volta che ho avuto bisogno mi ha risolto un grosso problema in tutte le sue fasi sia nel penale che nel civile con grandissima passione e con tempi veloci inoltre non e da tutti applicare anticipatamente una parcella senza sorprese, PENALISTA molto professionale lo consiglio.
Finalmente dopo mesi , di nuovo fra le mie mani !tutto questo merito dell’ AVVOCATO MISTRETTA , dotato di grandissima abilità e soprattutto DI PASSIONE E COMPETENZA nel settore. Oltre ad essere un vero professionista si è rivelato essere un grande UOMO, empatico, chiaro e disponibile. Il massimo di 5 stelle non è sufficiente a descrivere tutto ciò, servirebbe l’ opzione infinite stelle! Concludendo consiglio di affidarsi ad un super avvocato come Vincenzo Daniele Mistretta! Consiglio anche il libro di cui è autore!
L’avvocato Mistretta mi ha aiutato a risolvere una questione che per me era davvero importante, subentrando in un procedimento che si stava avviando all’udienza di appello. Mi ha spiegato in modo chiaro la giurisprudenza che riguardava il caso e mi ha consentito di comprendere tutti i risvolti tecnici e legali. Si è dimostrato fin da subito disponibile ed empatico, e con chiarezza e decisione, mi ha indicato la strada che avremmo potuto seguire e i passi da compiere. In aula ha condotto la discussione con autorevolezza e professionalità, ottenendo in mio favore una assoluzione piena. Sono molto grato all’avvocato che, sia professionalmente che umanamente, mi ha assistito in questa mia “disavventura” e mi ha aiutato a liberarmi di un peso che mi opprimeva da diversi anni.
Devo complimentarmi con lo Studio di avvocati penalisti che ha risolto in tempi rapidi un caso di guida in stato di ebbrezza per una persona di mia conoscenza. Grazie.
Quando ci si trova di fronte un avvocato è difficile essere in uno stato d’animo di serenità ed il motivo stesso dell’incontro ne è la causa. Tuttavia, l’incontro con l’Avv. Daniele Mistretta è stato da subito molto rassicurante, ho notato professionalità e sicurezza nel disquisire del mio caso, ovviamente non parlerò di esso ma posso assicurare a tutti che sedendovi in quello studio smetterete di essere agitati, il caso si risolverà in fretta.
Di seguito metto a disposizione delle video lezioni da me realizzate in materia di ritiro della patente per alcol e guida in stato di ebbrezza dove fornisco ulteriori informazioni utili per affrontare il problema.
Video lezione sull’annullamento dell’accertamento per guida in stato di ebbrezza.
Video lezione sul ritiro della patente per alcol quando il tasso è compreso tra 0,8 g/l e 1,5 g/l
Lezione video sulle criticità dell’etilometro.
Video lezione sul rifiuto dell’alcol test
Lezione video sulla guida in stato di ebbrezza con annesso incidente stradale
Video lezione sul pagamento dei danni in caso di incidente per guida in stato di ebbrezza
Lezione video su come mantenere la fedina penale pulita in caso di guida in stato di ebbrezza
Video lezione sui vantaggi dei lavori di pubblica utilità.
Presentazione del libro “Difenditi dall’alcoltest: 10 strategie per prevenire ed affrontare i casi di guida in stato di ebbrezza”
È possibile fare ricorso al Giudice di pace civile entro 30 giorni dalla notifica del periodo di sospensione della patente.
Inoltre, si può dimezzare il periodo di sospensione della patente attraverso lo svolgimento dei lavori di pubblica utilità ai sensi dell’art. 186 bis del codice della strada.
Qualora, poi, si dovesse essere assolti il Prefetto dovrà restituire la patente.
Non esistono dei termini perentori nelle ipotesi che integrano reato penale e, pertanto, non si potrà invocare per riottenere la patente in Prefettura che sono trascorsi oltre 20 giorni dal ritiro della patente. La giurisprudenza ha affermato in alcuni casi che un termine ragionevole è quello di 90 giorni, tuttavia bisognerà farlo valere dinanzi al Giudice di Pace impugnando l’ordinanza e facendo ricorso.
No, non è possibile nei casi di contestazione di guida in stato di ebbrezza con tasso alcolemico superiore a 0,8 grammi per litro o in caso di rifiuto di sottoporsi all’accertamento.
Difatti, solo quando il tasso alcolemico è inferiore a 0,8 grammi per litro e si versa in ipotesi di violazione amministrativa e non penale si può chiedere al Prefetto un permesso di guida entro 5 giorni dal ritiro della patente.
L’istanza deve essere motivata e documentata e dovrà indicare l’impossibilità o l’estrema difficoltà a raggiungere il posto di lavoro con mezzi pubblici o comunque non propri, ovvero il ricorrere di una situazione che dà diritto alle agevolazioni previste dalla nota legge 104 del 1992 sulla tutela dei portatori di handicap.
Le ore per cui è concesso il permesso provvisorio di guida non sono più di tre ore al giorno e verranno recuperate alla fine del periodo di sospensione della patente e nella misura doppia rispetto alle ore di cui effettivamente hai goduto del permesso di guida.
Il Prefetto, contestualmente alla sospensione della patente, dispone l’obbligo di sottoposizione a visita medica per la verifica dei requisiti psico-fisici alla guida se si vuole recuperare la patente.
La patente, pertanto, rimane sospesa a tempo indeterminato sino all’esibizione della certificazione medica di idoneità.
Competenti per gli accertamenti sanitari sono le commissioni mediche locali.
Le informazioni di base circa le modalità per effettuare la visita medica e le indicazioni sulla documentazione da presentare in prefettura e/o presso gli uffici della motorizzazione sono contenute nell’ordinanza di sospensione.
Al riguardo va precisato che ogni commissione medica ha i suoi protocolli.
In questo caso per tre anni non si può guidare e poi, dopo aver ottenuto il nulla osta dalla Prefettura, si devono nuovamente fare gli esami di scuola guida per riacquisire la patente di guida.
Il periodo di sospensione della patente è indicato nell’ordinanza di sospensione emessa dal Prefetto.
Se si vuole diminuire il periodo di sospensione è necessario presentare ricorso al Giudice di pace civile o essere assolti in sede penale.
Il ricorso al giudice di pace civile deve essere presentato entro 30 giorni dalla notifica della sospensione della patente da parte del Prefetto.
La patente ritirata viene trasmessa al Prefetto che emetterà l’ordinanza di sospensione e vieni denunciato per violazione dell’art. 186 quando il tasso alcolemico è superiore a 0,8 grammi per litro.
In questo caso inizia un procedimento amministrativo ove viene sospesa la patente da parte del Prefetto per la prima volta ed inizia pure un procedimento penale per guida in stato di ebbrezza se il tasso alcolemico è superiore a 0,8 grammi per litro.
Poiché è la prima volta si hanno più possibilità.
Il suggerimento è quello di affidarsi ad un avvocato esperto della materia.