L’avvocato penalista si occupa di difendere principalmente le persone accusate di un reato e le vittime di un crimine.
L’Avvocato penalista può aiutarti se sei accusato di aver commesso un reato, ossia di un fatto per cui la legge prevede delle sanzioni penali quali l’ergastolo, la reclusione in carcere e/o la multa (c.d. delitti) o l’arresto e l’ammenda (c.d. contravvenzioni).
A tal fine, svolge delle investigazioni difensive in tuo favore al fine di individuare ogni elemento utile alla tua difesa e nella fase di esecuzione della pena, di farti ottenere l’applicazione di misure alternative alla detenzione in carcere come, ad esempio, l’affidamento in prova al servizio sociale.
L’avvocato penalista può aiutarti anche se sei una vittima di un reato a predisporre una denuncia-querela o a costituirti parte civile nel processo penale, ossia a richiedere il risarcimento danni nei confronti dell’autore del reato, direttamente nell’ambito del processo penale.
Ulteriori incarichi, sono quelli di assistere, nell’ambito del procedimento penale il c.d. responsabile civile, come nel caso dell’assicurazione, per il fatto di omicidio stradale commesso dal proprio assicurato.
La vera mission dell’Avvocato penalista riteniamo sia quella di vigilare sulla corretta applicazione della Costituzione e delle leggi, in modo che non vengano calpestati i principi dello Stato di diritto.
Il nostro Studio legale si trova a Roma e si ispira a tutti a questi valori oltrechè a quelli stabiliti dal codice deontologico forense.
Forniamo assistenza legale su tutti i reati previsti e puniti dal codice penale, da quelli più semplici a quelli più complessi
Difendiamo i nostri assistiti in tutte le procedure previste dal codice di procedura penale che richiedono l’intervento di un difensore.
Una delle attività dello studio è quella della redazione di denuncia e/o querela da parte di vittime di reato.
Assistiamo i nostri assistiti in tutti i casi di custodia cautelare in carcere o di esecuzione della pena definitiva
Lo Studio fornisce assistenza in caso di arresto, di convalida dell’arresto e interrogatorio di garanzia
Ci occupiamo di casi di violazione della legge sugli stupefacenti e in caso di associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti
Difendiamo i nostri assistiti dalle accuse di bancarotta fraudolenta e in tutte le ipotesi di reati fallimentari
Ci occupiamo di dichiarazione fraudolenta mediante uso di fatture per operazioni inesistenti e di tutti i reati tributari
Forniamo assistenza legale in tutti i casi in cui venga accusati di false comunicazioni sociali o di un altro reato societario
Difendiamo i nostri assistiti in caso di inquinamento ambientale e di altri reati ambientali
Ci occupiamo di difendere minori accusati di un reato dinanzi al Tribunale penale per i minorenni in tutte le fasi del giudizio
Lo Studio presta assistenza anche in caso di guida in stato di ebbrezza, sotto effetto di stupefacenti, lesioni e omicidio stradale
La principale caratteristica dello Studio è quella di coniugare il profilo accademico maturato in anni di insegnamento delle materie penalistiche nelle Università di Roma Tor Vergata e di Viterbo della Tuscia, nonché nei corsi di docenza tenuti presso l’Arma dei Carabinieri e della Guardia di Finanza, con la migliore esperienza acquisita “sul campo” nella celebrazione di processi presso i Tribunali e le Corti penali, non solo del distretto di Roma.
Ciò ha consentito – e tutt’ora permette – di offrire ai nostri clienti un’attività di consulenza e assistenza legale capace di affrontare, con competenza e professionalità, ogni caso di possibile verificazione, dal più semplice, al più complesso.
Ci occupiamo anche di difendere le persone offese dal reato utilizzando tutti gli strumenti che l’ordinamento mette a disposizione per la tutela delle vittime di reato curando la presentazione di denunce querele e la richiesta di risarcimento danni nel processo penale mediante la costituzione di parte civile.
Nell’adempimento del mandato, se opportuno, quando non necessario, poniamo in essere anche attività di investigazione difensiva così come consentita dagli artt. 391 bis e seguenti del codice di procedura penale, sia nel corso delle indagini, che in via preventiva in funzione della successiva presentazione della denuncia querela o dell’eventualità che si instauri un giudizio penale. Ciò consente, ad esempio, di avere colloqui con persone informate sui fatti e di documentarli con riprese audio video o con la redazione di un verbale.
Nella nostra attività ci avvaliamo di consulenti tecnici (criminologi, psichiatri, psicologi forensi, medici legali, esperti di balistica, tossicologi, genetisti forensi, esperti contabili e tributaristi ecc.), che abbiano maturato una solida esperienza sia giudiziaria che accademica, cui affidiamo le attività tecniche necessarie all’elaborazione della migliore strategia difensiva.
Questa, all’esito del confronto tra il Cliente, gli esperti detti e ogni avvocato penalista dello Studio, viene scelta secondo il noto metodo della c.d. trial consultation basato sulla convinzione per cui, solo nella condivisione, è possibile maturare il miglior approccio al caso di specie, tenuto conto della ricchezza dei contributi apportati, ognuno utile, nella diversità di genere, all’inquadramento sistemico che il fatto impone.
L’Avvocato Penalista è colui che si occupa di difenderti nel caso in cui dovessi essere accusato di un fatto previsto dalla legge come reato e punito con le sanzioni penali dell’ergastolo, della reclusione e della multa (c.d. delitti) o con l’arresto e l’ammenda (c.d. contravvenzioni).
Sono, ad esempio, dei reati:
Viceversa, l’Avvocato civilista si occupa prevalentemente di questioni civili inerenti ad esempio:
In definitiva, un Avvocato penalista si occupa di casi che mettono a rischio la libertà personale
In tal caso, inizia un vero procedimento penale e le indagini sono affidate al Pubblico Ministero presso la Procura della Repubblica competente.
Questi, all’esito delle indagini svolte la notizia di reato risulti infondata potrà avanzare richiesta di archiviazione al giudice per le indagini preliminari.
Viceversa, se il P.M. ritiene di dover esercitare l’azione penale e di mandarti a processo, nella normalità dei casi, ti verrà notificato il c.d. avviso di conclusione delle indagini preliminari ai sensi dell’art. 415 bis del c.p.p. che ti darà la possibilità di visionare gli atti e di difenderti, ad esempio, chiedendo di essere interrogato.
In caso di denuncia, non c’è un termine per proporla a pena di decadenza o di improcedibilità.
La denuncia può essere presentata da qualsiasi persona che abbia avuto notizia della commissione di un reato.
Può essere scritta o orale e può essere presentata sia ad un ufficiale di polizia giudiziaria, come ad esempio, una stazione dei Carabinieri o in Questura e sia direttamente al pubblico ministero in Procura.
La denuncia contiene l’esposizione degli elementi essenziali del fatto ed indica il giorno dell’acquisizione della notizia di reato nonché le fonti di prova già note.
Quando è poi possibile, contiene le generalità della persona alla quale il fatto è attribuito, della persona offesa e di coloro che sono in grado di riferire su circostanze rilevanti per la ricostruzione del fatto.
La querela, invece, può essere presentata, di regola, entro il termine di tre mesi dal giorno in cui la persona offesa ha avuto notizia del fatto che costituisce reato (art. 124 c.p. ).
Nell’ipotesi di delitti contro la libertà sessuale il termine è di sei mesi (art. 609-septies, comma 2 c.p.), così come in caso di stalking.
Se la querela non viene proposta entro il termine perentorio previsto dalla legge, non è più possibile chiedere la punizione penale nei confronti di taluno.
La legge stabilisce quali sono i reati procedibili a querela.
Sì, in caso di urgenza, la nomina del difensore di fiducia della persona fermata, arrestata o in custodia cautelare, finché la stessa non vi ha provveduto, può essere fatta da un prossimo congiunto.
La nomina è fatta con dichiarazione resa all’autorità procedente ovvero consegnata alla stessa dal difensore o trasmessa con raccomandata.
La persona accusata di un reato può nominare due difensori di fiducia.
Per sapere se si è sottoposti ad indagine è possibile fare un accertamento ai sensi dell’art. 335 del c.p.p. presso lo specifico ufficio, anche con l’ausilio del proprio difensore di fiducia, per verificare se ci sono delle iscrizioni sul registro delle notizie di reato a proprio carico.
In tal caso, ad esclusione dei casi in cui si procede per un grave reato, le iscrizioni sono comunicate alla persona alla quale il reato è attribuito, alla persona offesa e ai rispettivi difensori, ove ne facciano richiesta.
Se sussistono specifiche esigenze attinenti all’attività di indagine, il pubblico ministero, nel decidere sulla richiesta, può disporre con decreto motivato, il segreto sulle iscrizioni per un periodo non superiore a tre mesi e non rinnovabile.
Qualora non ci sia attivati per avere notizia di un eventuale procedimento penale iscritto a proprio carico o comunque tale notizia non sia stata data perchè si tratta di un grave reato o vi sia il segreto investigativo, è possibile venire a conoscenza dell’esistenza di una indagine in corso attraverso la notifica dell’informazione di garanzia.
L’informazione di garanzia serve a consentire all’indagato il concreto esercizio del diritto di difesa qualora il pubblico ministero proceda al compimento di atti che richiedono obbligatoriamente l’assistenza del difensore.
Difatti il pubblico ministero che sta per compiere un atto garantito (quali ad esempio una perquisizione o un sequestro) deve inviare all’indagato ed alla persona offesa l’informazione di garanzia.
In essa vi è l’invito ad esercitare la facoltà di nominare un difensore di fiducia.
Se l’indagato non provvede alla nomina, il pubblico ministero designa un difensore d’ufficio richiedendo il nominativo all’ufficio appositamente istituito
presso il consiglio dell’ordine degli avvocati.
L’informazione deve essere inviata per posta in piego chiuso raccomandato con ricevuta di ritorno; in caso di urgenza, il pubblico ministero può disporre che l’informazione di garanzia sia notificata dall’ufficiale giudiziario.
Nella normalità dei casi, si viene a conoscenza degli atti del procedimento penale a proprio carico quando viene notificato l’avviso di conclusione delle indagini preliminari ai sensi dell’art. 415 bis del codice di procedura penale.
L’avviso contiene la sommaria enunciazione del fatto per il quale si procede, delle norme di legge che si assumono violate, della data e del luogo del fatto, con l’avvertimento che la documentazione relativa alle indagini espletate è depositata presso la segreteria del pubblico ministero e che l’indagato e il suo difensore hanno facoltà di prenderne visione ed estrarne copia.
L’avviso contiene, altresì, l’avvertimento che l’indagato ha facoltà, entro il termine di venti giorni, di presentare memorie, produrre documenti, depositare documentazione relativa ad investigazioni del difensore, chiedere al pubblico ministero il compimento di atti di indagine, nonché di presentarsi per rilasciare dichiarazioni ovvero chiedere di essere sottoposto ad interrogatorio.
Se l’indagato chiede di essere sottoposto ad interrogatorio il pubblico ministero deve procedervi.
Un Avvocato Penalista andrebbe nominato il prima possibile non appena si abbia conoscenza di un procedimento penale o anche qualora si abbia il dubbio di essere persona indagata.
La strategia difensiva è come un vestito tagliato su misura e prima si ha la possibilità di svolgere la propria attività difensiva, più possibilità si hanno di avere dei risultati positivi.
L’onorario di un Avvocato penalista è concordato con la parte ai sensi dell’art. 2233 del c.c. in riferimento all’entità ed alla difficoltà della prestazione professionale da svolgersi.
Possono essere richiamati pure i c.d. parametri forensi in materia penale che prevedono dei compensi a seconda della fase procedimentale e del Tribunale competente.
Ad esempio, si distingue tra:
Il nostro Studio per propria policy interna, non effettua consulenze gratuite.
Il lavoro dell’avvocato richiede il massimo di apertura mentale, l’abitudine a pensare in modo logico, capacità approfondita di percezione, infinita pazienza e autocontrollo, saper leggere nella mente degli uomini, giudicare le loro caratteristiche dai volti, saper capire le loro motivazioni, saper agire con forza e precisione, possedere una perfetta padronanza della materia, estrema cautela e, prima di tutto, la capacità istintiva di scoprire il punto debole nel teste da esaminare.
Che vuol dire «grande avvocato»?
Vuol dire avvocato utile ai giudici per aiutarli a decidere secondo giustizia, utile al cliente per aiutarlo a far valere le proprie ragioni.
Utile è quell’avvocato che parla lo stretto necessario, che scrive chiaro e conciso, che non ingombra l’udienza con la sua invadente personalità, che non annoia i giudici con la sua prolissità e non li mette in sospetto con la sua sottigliezza: proprio il contrario, dunque, di quello che certo pubblico intende per «grande avvocato».
Per trovar la giustizia bisogna esserle fedeli: essa, come tutte le divinità, si manifesta soltanto a chi ci crede!
La carcere è dunque la semplice custodia d’un cittadino finché sia giudicato reo, e questa custodia essendo essenzialmente penosa, deve durare il minor tempo possibile e dev’essere meno dura che si possa. Il minor tempo dev’esser misurato e dalla necessaria durazione del processo e dall’anzianità di chi prima ha un diritto di esser giudicato.
La galera fa il galeotto; tenete conto di ciò, se volete. Prima della galera, ero un povero contadino, pochissimo intelligente, una specie d’idiota; e la galera m’ha cambiato. Ero stupido e sono diventato malvagio; ero un ceppo e sono diventato tizzone.
Siamo tutti potenziali malfattori, e nel profondo dell’animo quelli che mettiamo in prigione non sono più cattivi di chiunque di noi. Hanno ceduto all’ignoranza, al desiderio, alla collera, malattie da cui anche noi siamo affetti, per quanto in misura diversa. Il nostro dovere è di aiutarli a guarire.
Rassegnarmi a tutto l’orrore d’una lunga prigionia, rassegnarmi al patibolo, era nella mia forza. Ma rassegnarmi all’immenso dolore che ne avrebbero provato padre, madre, fratelli e sorelle, ah! questo era quello a cui la mia forza non bastava.
I ladri di beni privati passano la vita in carcere e in catene, quelli di beni pubblici nelle ricchezze e negli onori.
Il grado di civilizzazione di una società si misura dalle sue prigioni.
Un vincitore è semplicemente un sognatore che non si è mai arreso.
La sentenza di assoluzione è la confessione di un errore giudiziario.
La libertà soppressa e poi riconquistata è più dolce della libertà mai messa in pericolo.
Si dice che non si conosce veramente una nazione finché non si sia stati nelle sue galere. Una nazione dovrebbe essere giudicata da come tratta non i cittadini più prestigiosi ma i cittadini più umili.